Descrizione
Una delle attività produttive principali in questa area della provincia di Vibo Valentia, tra il Monte Poro e le Serre Vibonesi, è proprio l’agricoltura e la lavorazione dei cereali. L’istallazione di mulini a vento venne favorita dai diversi corsi d’acqua che caratterizzavano, un tempo ancor più che oggi, questa vallata, divenendone ben presto uno dei simboli più riconoscibili: furono infatti celebrati anche dal viaggiatore britannico Henry Swinburne nei suoi racconti, nei quali emerge la sua grande meraviglia per l’integrazione dei mulini nella foresta circostante e i suoi alberi secolari. Ormai abbandonati da decenni, ai mulini è stata ridata nuova vita in questo parco, attraversato dal torrente Cornacchia che alimenta un grazioso lago artificiale e circondato dai ruderi degli antichi insediamenti dei monaci basiliani.